Le 500 Lire d’argento Caravelle, Centenario e Dante

Le 500 Lire d'argento "Caravelle"

Le 500 Lire d'argento - così come negli USA le monete da mezzo dollaro, i quarter e i dime degli anni '40 e sino al '64 - sono il "junk silver" italiano. Junk silver è un'espressione americana che si potrebbe tradurre come "argento spazzatura" che non rende giustizia a monete spesso bellissime anche se circolate - o magari anche proprio perchè circolate - che però da l'idea, inquadra di cosa stiamo parlando: monete che sono state veramente denaro sonante nelle tasche della gente e quindi sono spesso usurate, graffiate e con segni di colpi sul bordo e non oggettini bellissimi ma solo da collezionismo e/o investimento, mai circolati e anzi talvolta anche già venduti incapsulati o addirittura in box e con certificati di autenticità.

Le 500 Lire d'argento "Centenario" del 1961, centenario appunto dell'Unità d'Italia

Per i primi anni di emissione queste monete vennero veramente usate come oggi usiamo le monete euro ma velocemente la gente cominciò a tesaurizzarle, a togliere dalla circolazione, preferendo usare le banconote di eguale valore legale, secondo la cosidetta Legge di Gresham : "la moneta cattiva scaccia quella buona (dalla circolazione)". La stessa cosa successe in quel decennio un po' in tutto l'occidente, in USA si coniarono gli ultimi mezzi dollari d'argento 900/1000 nel 1964 a cui fecero seguito monete a titolo minore e velocemente di base metals invece che di metallo prezioso. Da allora un po' tutte le famiglie italiane hanno conservato in un cassetto un po' di queste 500 Lire d'argento ... almeno sino ai pochi anni fa, quando siamo stati invasi da una quantità incredibile di comprooro che hanno fatto man bassa sui risparmi in oro e argento della gente che le ha vendute credendo anche di fare un buon affare o per necessità. Molte hanno preso la via delle raffinerie svizzere e chissà dove si trova ora quell'argento, probabilente in buona parte ha preso anche lui, come l'oro, la via delle nuove potenze emergenti del mondo globalizzato, in primis la Cina.

Le 500 Lire d'argento "Dante" del 1965

Ciò non ostante molte continuano ad essere tesaurizzate dagli italiani più accorti e le 500 Lire rappresentano una buona fetta dell'argento conservato da chi non ama lasciare troppe tracce con acquisti on-line o viaggi in Germania visto che sono la più facile via per approvigionarsi di argento dalle nostre parti insieme ad altro junk silver ottocentesco italiano o di altri paesi vicini come la Svizzera, la Francia e la Germania con le loro coniazioni dell'epoca. L'Italia infatti  - complice una tassazione IVA al 22-23% sull'argento - non ha potuto vedere nascere un mercato del bullion moderno ad alto titolo come quello tedesco e comprare once 999 moderne è cosa meno agevole e diffusa da noi che altrove.

Specifiche

Diametro	29,00 - 29,50 mm
Spessore	mm
Peso	11,00 gr
Argento Puro contenuto	9,185 gr - 0,2953 Oz Troy
Titolo	835/1000 - 83,50 %
Valore Facciale (Legal Tender)	500 Lire
Marchi della Zecca	R (Roma) *
Bordo	In rilievo **

* R di Roma sotto la scritta L.500 nelle "Caravelle", a destra delle fiamme nelle "Dante", sotto la scritta L.500 della quadriga nelle "Centenario".
** L'anno di coniazione delle 500 Lire "Caravelle" lo trovato sul bordo, sul "taglio", in rilievo, insieme alla scritta REPVUBBLICA ITALIANA.

Immagine da Panorama Numismatico

Se sei un metallaro e ti interessano le 500 Lire bullion puro, ti dico che ci vorrebbero 3,38 monete per fare un'oncia Troy di argento puro e che 109 monete equivalgono ad un kg d'argento puro (108,8 e rotti per l'esattezza).

Quantità Coniate

Anno	Tipo	Pezzi Coniati	Rarità
1957	Caravelle - PROVA bandiere controvento	1.004	R3 (rarissima)
1958	Caravelle	24.240.000	C (comune)
1959	Caravelle	19.360.000	C (comune)
1960	Caravelle	24.080.000	C (comune)
1961	Caravelle	6.560.000	C (comune)
1961	Centenario dell' Unità d'Italia	27.120.000	C (comune)
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1964	Caravelle	4.880.000	C (comune)
1965	Caravelle	3.120.000	C (comune)
1965	Dante Alighieri	5.000.000	C (comune)
1966	Caravelle	13.120.000	C (comune)
1967	Caravelle	2.480.000	C (comune)
1968	Caravelle	100.000	NC (non comune)
1969	Caravelle	310.000	C (comune)
1970	Caravelle	1.011.000	C (comune)
1970	1000 Lire - Concordia Roma Capitale	3.011.000	C (comune)
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1980	Caravelle	257.272	NC (non comune)
1981	Caravelle	162.794	NC (non comune)
1982	Caravelle	119.950	NC (non comune)
1983	Caravelle	76.552	NC (non comune)
1984	Caravelle	77.041	NC (non comune)
1985	Caravelle	64.642	NC (non comune)
1986	Caravelle	73.200	NC (non comune)
1987	Caravelle	57.500	NC (non comune)
1988	Caravelle	51.050	NC (non comune)
1989	Caravelle	51.200	NC (non comune)
1990	Caravelle	52.300	NC (non comune)
1991	Caravelle	54.000	NC (non comune)
1992	Caravelle	52.000	NC (non comune)
1993	Caravelle	50.200	NC (non comune)
1994	Caravelle	44.500	NC (non comune)
1995	Caravelle	44.558	NC (non comune)
1996	Caravelle	45.000	NC (non comune)
1997	Caravelle	43.600	NC (non comune)
1998	Caravelle	55.200	NC (non comune)
1999	Caravelle	51.800	NC (non comune)
2000	Caravelle	61.400	NC (non comune)
2001	Caravelle	100.000	NC (non comune)
Totale	500 Lire "Caravelle"	100.906.759
	500 Lire "Centenario"	27.120.000
	500 Lire "Dante"	5.000.000
	1000 Lire "Concordia"	3.011.000
	Tipo	Pezzi Coniati	Rarità

Quanto vale una moneta da 500 Lire d'argento?

Come vedete nella tabela qui sopra le quantità coniate sono state abbastanza grandi negli anni fra il 1958 e il 1967, si parla addirittura decine di milioni di pezzi. Per le monete di quelle annate quindi si può pensare che abbiano un valore superiore a quello puramente bullion (del peso di metallo prezioso contenuto. Nel caso delle 500 Lire 9,185 grammi alias 0,2953 once Troy nella notazione anglosassone ed internazionale in cui sono quotati i metalli preziosi) solo se sono in eccellenti condizioni di conservazione.
Per le 500 Lire delle annate minori, a minori quantità coniate, invece si può parlare abbastanza in automatico di un "premium" rispetto al valore del metallo bullion contenuto.
C'è da dire che esistono una quantità di altre monete d'argento da 500 Lire, coniate dalla metà degli anni '70 in poi e con soggetti diversi ogni volte, le cosidette "commemorative": dedicata a Guglielmo Marconi quella del 1974, a Michelangelo Buonarroti quella del 1975, a Virgilio quella del 1981 e così via. Queste monete tipicamente non circolarono mai, furono espressamente coniate per i collezionisti e le si trovano spesso in confezioni di varie forme. Sono quindi monete quasi sempre in eccellenti condizioni di conservazione e i loro valori possono aggirarsi oggi dai 6-7 ai 20-30 euro l'una (su un mercato reale come ebay, nei catalogni troverete spesso valori più alti). Ne esistono anche diverse coniate da San Marino e dal Vaticano e negli anni ne sono state coniate anche con specifiche diverse e valori facciali più alti, sino alle 10.000 Lire (peso 22 grammi lorde) o anche con facciale sempre da 500 Lire ma pesi maggiori, come le "Ponte Milvio" del 1991. Queste monete commemorative hanno più un interesse numismatico che bullion e come tali vanno trattate: cercando un catalogo come per esempio il Gigante. Certo che se le trovate a prezzo del bullion d'argento che contengono, beh, compratele! :)
Tornando alle vere e proprie 500 Lire argento "bullion", quelle dozzinali tipo le Caravelle degli anni 1958-67, le Centenario del 1961, il loro prezzo sarà ora (maggio 2015) intorno ai 5€ (anche se il valore del metallo contenuto è oggi "solo" 4,50€ circa con l'argento a 15,20 € l'oncia). Le Dante del 1965 invece spuntano spesso dei prezzi un po' superiori essendo spesso in condizioni ottime. In generale 500 Lire dei primi anni portano il segno della circolazione mentre più si va avanti con gli anni più si nota che le monete hanno circolato di meno, sono probabilmente state tesaurizzate subito.
Nel 2011-12 i prezzi delle 500 Lire d'argento bullion, quelle senza particolare valore nuismatico, sono arrivati ad anche 6-7 euro al pezzo, facilmente anche 8 per le Dante e le monete in ottime condizioni di conservazione (Spl-FdC).  Mi attendo che quei tempi ritornino fra non troppi anni.

Storia

L'Italia adottò il Gold Standard nel 1873, poco dopo lo spostamento della capitale a Roma nel '70 e lo mantenne sino alla Prima Guerra Mondiale quando un po' tutti i paesi occidentali  lo abbandonarono  per potersi meglio indebitare per finanziare le spese belliche. Già dopo le Grande Guerra la monetazione di molti paesi europei prese ad essere meno brillante che nei decenni precedenti: se gli Scudi da 5 Lire di Vittorio Emanuele II furono coniati in buone quantità quelli di Umberto I a fine '800 furono già pochi e quelli di Vittorio Emanuele III praticamente pezzi da collezione (fra l'altro VEIII era un famoso numismatico). Se pezzi d'argento da 1 e 2 Lire d'argento furono coniati in discrete quantità fra il 1901 e il 1917 (le varie serie "araldica", "quadriga veloce" e "quadrica briosa") dopo la Grande Guerra trovaimo pezzi, "buoni", da 1 e 2 Lire in nichel e i pezzi del peso delle vecchie monete da 1 Lira (5 grammi di argento 835) diventano da 5 Lire negli anni '26-'30 (gli "aquilotti" già "imperiali" e fascisti). Poi i disastri della Seconda Guerra Mondiale - e, al solito, debiti e debiti per combatterla - dopo la quale troviamo monete da 1, 2 e 5 Lire addirittura d'alluminio nella neonata Repubblica.
Solo nel 1958 la Zecca Italiana riprese a coniare in grande quantità monete d'argento per la circolazione: le 500 Lire "caravelle" per l'appunto... che velocemente presero a sparire dalla circolazione. Se ci fate caso infatti le 500 Lire delle prime annate sono più difficili da trovare in ottime condizioni mentre quelle degli ultimi anni della coniaizone a milionate di pezzi - i primi anni '60 - si trovano più facilente in FdC (Fior di Conio) e Spl (Splendide). Dal 1968 il governo sembra prendere atto della situazione e l' IPZC (Istuto Poligrafico e Zecca di Stato) smettere di coniare grande quantità, con un ultimo guizzo nel 1970.
Nel 1971, a ferragosto, Nixon dichiara defunto il Gold Excange Standard adottato dall'occidente (e quindi il resto del mondo, all'epoca) a Bretton Woods nel 1944, "chiude la finestra dell'oro", in pratica cancella la possibilità per gli stati esteri di chiedere il cambio in oro dei verdoni della Fed in loro possesso. E' l'inizio del grande mercato rialzista dell'oro e dell'argento degli anni '70 - insieme con le famose inflazioni a due cifre che seguirono l'abbandono di ogni restrostante reale ad un (Petro)-Dollaro che restò tuttavia valuta di riserva mondiale - culminato nel 1980. Per tutto quel periodo l'IPZS non conia più 500 Lire d'argento. Riprende curiosamente solo nel 1980 e stavolta le monete non sono ormai più destinate alla circolazione ma solo ed esclusivamente al collezionismo numismatico, neanche all'investimento visto che per tutti gli anni '80 e '90 oro e argento ripiegano, perdono valore relativo e restano in un bear market ventennale finito solo con l'inizio del nuovo millennio.

Link vari

Vi consiglio di dare anche un'occhiata alla pagina sulle 500 Lire d'argebto di un ottimo sito, La Moneta
In passato, ogni, ho fatto un post sui prezzi che le L.500 hanno fatto su ebay. Ecco i link:
ottobre 2011: Prezzi delle 500 Lire d'Argento su ebay
novembre 2011: Prezzi delle 500 Lire d'Argento su ebay
gennaio 2012: Prezzi delle 500 Lire d'Argento su ebay
febbraio 2012: Video. In coda per vendere le 500 Lire a 5 euro l'una ad un ComprOro
maggio 2012: Prezzi delle 500 Lire d'Argento su ebay
agosto 2012: Prezzi delle 500 Lire d'Argento su ebay
settembre 2012: Una moneta da 500 Lire FALSA in asta su ebay
ottobre 2012: Un lettore di AF, GB, ci manda foto decenti di una L.500 FALSA
gennaio 2013: Tolleranze di Peso di una L.500 "Virgilio" del 1981 come definite dalla Zecca stessa