domenica 9 giugno 2013

Argento bullion francese del XIX secolo

I “collezionisti” di metallo “bullion” italiani ed europei possono contare anche su alcune tipologie di monete d’argento ad alto titolo coniate in Francia negli ultimi 180 anni circa. Bullion è una parola anglosassone che indica sostanzialmente il metallo nobile ad alto titolo, se non essenzialmente puro, il cui prezzo di mercato è grossomodo pari al prezzo spot, e cioè il prezzo in perenne variazione di minuto in minuto (week-end esclusi) stabilito per lo più dai mercati di Londra (LBMA) e di New York (COMEX) e in misura minore da alcuni mercati asiatici tipo Hong Kong, Shanghai, Tokio..

Il prezzo “spot” è quello che vedete nelle chart qui a destra e che è appunto in perenne cambiamento dalle 11 della nostra domenica sera sino alle 23:00 del venerdì successivo.

Queste tipologie che ora scorreremo sono quindi monete che potrete in generale comprare per un prezzo legato sostanzialmente alla quantità di metallo nobile che contengono, al peso, alla massa di metallo prezioso al loro interno. Per questo è importante sapere come sono fatte queste monete e cioè conoscere le loro “specifiche”, il loro peso lordo, peso netto, titolo, diametro e magari spessore. Sostanzialmente quello che interessa allo “stacker”, a chi accumula metallo prezioso, è il peso netto di metallo nobile contenuto, nel nostro caso, adesso, argento, ma può essere anche importante conoscere le dimensioni che la moneta deve avere se si vuole sgamare dei possibili falsi. Se infatti corrispondono peso (lordo) diametro e spessore siamo piuttosto certi che la moneta non è un falso. Non parlando di oro può bastare anche solo peso lordo e diametro. Vi prego di notare che le tipologie che adesso vediamo sono di monete che hanno realmente circolato nelle tasche e nei borselli della gente magari per decenni e quindi l’usura le può avere consumate sino a farle pesare anche diversi decimi di grammo in meno. 


I 5 Franchi Ottocenteschi 

Nel XIX secolo, sin dai suoi albori nella rivoluzione francese e nel seguente Empire Francaise di Napoleone, la monetazione, come tante altre cose, fu resettata. Come magari ricorderete è proprio al tempo del trionfo dell’illuminismo che si passò ad un sistema decimale. Come abbiamo visto ancora su AF - 45 Franchi di Napoleone - le monete francesi avevano come base il franco d’argento, ma esistevano anche pezzi da mezzo franco, sempre d’argento, e da 2 franchi e da 5 franchi e pezzi d'oro da 5, 10 e 20 e più raramente 100 Franchi. Ovviamente, essendo allora in gold standard, quello che contava era il peso di metallo e quindi le monete da mezzo franco pesavano la metà di quelle da un franco e quelle da due il doppio e quelle da 5 franchi il quintuplo di quella da un franco. A questa regola in realtà si derogò e si ingannò spesso la gente, specie all’inizio del XX secolo ma in realtà già dagli anni '60 del XIX secolo, quando le monete cominciarono ad essere “limate” nel loro contenuto di metallo in maniera diversa da pezzo a pezzo… ma la rendo troppo difficile. Restiamo alle basi.

Ecco un pajo di pezzi da 5 Franchi d’argento di Napoleone (no, queste sarà difficile che le trovate a prezzo spot, anche se non impossibile: alcuni pezzi molto lisi e quasi illeggibili potrete trovarli su ebay, per esempio, ance a prezzo grossomodo spot, a livello di bullion. Quello che le fa valere normalmente anche mooolto di più è infatti il valore numismatico, che sale al salire del grado di conservazione della moneta e della rarità di conio):



Dopo Napoleone la Restaurazione, tornano i “Luigi” … anche se ormai l’epoca del trionfo della borghesia, l’età contemporanea, è arrivata e infatti la monetazione segue i nuovi standard napoleonici invece di fare dietro front:  


Poi Carlo X (già ha un taglio di capelli alla Jules Cesar.. segno dei tempi): 


Poi finalmente Luigi Filippo:


Dico finalmente perché queste solo una delle tipologie di monete che ci interessano, le prime che potete con una certa facilità trovare a prezzo spot. Chiaramente se sono conservate bene come quella in foto, no, sarà difficile pagarle 20 euro, faranno altri prezzi essendo a grado di conservazione interessante per i collezionisti. Di Luigi Filippo ne esistono con la testa laureata come senza corona d’alloro. Le sue monete sono degli anni dal 1830 al 1848 (mai sentito dire “è successo un ’48”?). Ecco una moneta peggio conservata e consumata, del tipo di quelle che possiamo trovare come bullion:


Dai moti del ’48 e dai pochi anni seguenti ci giungono queste altre tipologie “rivoluzionarie” come le “Hercule” (Ercole, un design già dei primi anni della rivoluzione francese mezzo secolo prima):


O le “Ceres” (Cerere, dea della fertilità e delle messi):


Queste due tipologie rivoluzionarie in realtà è più difficile trovarle a prezzo spot rispetto ai 5 Franchi di Louis Philippe. Gli anni sono 1948-49 per le Hercule e 1949-52 per le Ceres. La letterina che trovate per esempio in basso sulla faccia col valore identifica la zecca, per esempio A sta per Parigi, BB per Strasburgo, K per Bordeau…


Poi l’ennesima restaurazione, arriva Napoleone III (sotto di lui Parigi fu demolita e ricostruita interamente come la conoscete oggi, coi grandi vialoni fatti per poterci far passare agilmente un reggimento e rendere difficile se non impossibile tirar su una barricata… sino a metà ‘800 Parigi era come la maggior parte dei centri storici italiani, un dedalo di viuzze):


Dal 1852 al 1870 questi erano i 5 Franchi coniati in Francia. Di questa tipologia sono molto comuni le annate dal 1867 al 1870 e potete trovarne (al solito, non così belle come nella foto qui sopra) piuttosto facilmente a prezzo spot, un po’ come per le 500 Lire italiane di “solo” mezzo secolo fa.

Nel 1870 riscoppia l’ennesima rivoluzione (tipini caldi questi parigini), è l’anno della Comune parigina. Per gran parte degli anni ’70 si coniano di nuovo 5 Franchi “Hercule” e “Ceres”, queste di questi anni si, piuttosto facili da trovare in condizioni MB o BB a prezzo spot

Poi le zecche smettono di coniare pezzi da 5 (noti anche come "scudi") per il resto del secolo (!).

Vi ho fatto vedere solo le monete da 5 Franchi e non quelle da 1, mezzo o 2 Francs perché direi che quelle difficilmente le trovate a prezzo bullion.

Ok, vediamo finalmente le specifiche, comuni a tutte queste monete per sostanzialmente un secolo intero:


Vedete che contengono 22,5 grammi di argento puro (non stiamo a menarcela sui decimi di grammo persi per l’usura). Se, come ora, l’argento sta a 720 euro al kilo (72 cent al grammo) avremo che per il solo argento una di queste monetone da 5 Franchi vale al momento circa 16 euro. Voilà, conto fatto. Fate conto che se trovate lotti di 2 Francs o 1 Franc il loro valore bullion sarà rispettivamente 2/5 o 1/5 di quanto sopra. Le monete da 1, 2, ½, sono sempre dei modelli mignon delle tipologie viste qui sopra. 

C'è da notare che le specifiche dei 5 Franchi francesi da Napoleone a tutto l'ottocento sono le stesse delle monete di altre nazioni limitrofe che all'epoca avevano addirittura instaurato una "Unione Latina" che comprendeva anche Italia, Grecia e Belgio.. da Wiki: 

Con una convenzione datata 23 dicembre 1865 Francia, Belgio, Italia e Svizzera formarono l'unione e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5 grammi d'argento o 0,290322 grammi d'oro (un rapporto di 15,5 ad 1) e di rendere queste monete intercambiabili liberamente. L'accordo entrò in vigore dal 1 agosto 1866. (in realtà, da quello che dicono i miei cataloghi di numismatica, l'unità monetaria era un po' meno di 4,5 grammi visto che tutte le monete da 1 erano a titolo 835 e non 900 e pesavano 5 grammi. Mah! NdEr) 

Questi paesi in seguito furono affiancati da Spagna e Grecia nel 1868 e da Romania, Austria-Ungheria, Bulgaria, Venezuela (!), Serbia, Montenegro e San Marino nel 1889. Altri stati tra cui lo Stato pontificio e nel 1904 le Indie occidentali danesi usarono questo standard ma non aderirono all'Unione. 

A causa delle fluttuazioni dell'argento e dell'oro a seguito della Prima guerra mondiale, l'Unione durò fino al 1927, anno in cui venne sciolta. (intanto c'era già stata la famosa iperinfalzione tedesca della Repubblica di Weimar e come abbiamo visto pochi giorni fa il Gold Standard mondiale crollò sotto il peso della depressione degli anni '30, con l'Impero Britannico ad uscirne per primo nel 1931 e seguito a ruota dai paesi scandinavi e poi un po' tutta Europa e tutto il Mondo sino agli Stati Uniti nel 1934 e alla Francia e alla Germania nel 1936. NdEr)

interessantissimo, direi, notare che la prima forma di moneta unica europea in epoca contemporanea fu frutto di accordi commerciali fra paesi, tranne la Svizzera e in parte forse la Francia, che potrebbero oggi fare gruppo su un "euro B del Sud", mentre se ne tennero fuori UK, Germania, Olanda... NdEr)

Così anche le 5 Lire di Vittorio Emanuele II e di Umberto I hanno le stesse caratteristiche, argento 900, peso di 25 grammi e diametro di circa 37 millimetri. 

Vittorio Emanuele II, monete da 5 Lire coniate dall'unità d'Italia (1861) sino alla morte (1878). 
Gli scudi col suo profilo si possono trovare abbastanza agilmente a prezzo grossomodo spot. 

Umberto I, monete da 5 Lire (dette anche scudi) coniate solo nel 1878 (rare!) 
e nel 1879 anche se regnò sino al 1900 (non comuni neanche queste)
... si vede che già preferivano coniare monete da 2, 1 e mezza lira a titolo minore :D

Ho trattato quì in particolare le monetone da 5 Lire e 5 Francs francesi perchè queste restarono a titolo 900 per tutto l'ottocento. La cosa non è vera per i pezzi più piccoli, da 2 Lire o 2 Francs, da 1 e da 1/2: a partire dai primi anni '60 del XIX secolo cominciarono ad essere coniate a titolo minore, 835/1000 invece del vecchio 900 millesimi della prima metà del secolo. Così, per esempio, le 2 Lire del 1861-62 sono ancora a titolo 900 mentre dal 1863 in poi furono tutte coniate a titolo 835 (lo stesso titolo che, guarda un po', avranno poi un secolo dopo anche le 500 Lire che noi metallari conosciamo bene), pur restando fisso il peso lordo delle monete (10 grammi per i pezzi da 2 e 5 grammi per i pezzi da 1). Stessa cosa anche in Francia: dal 1864 le monete da 1, 2 o mezzo Franc di Napoleone III cominciarono ad essere coniate a titolo 835.

Insomma, la solita vecchia storia di come si inflazionava anche in uno standard metallico anzichè di valute "fiat". Mi domando quanta gente si rendesse conto negli ultimi decenni dell'ottocento che 1 pezzo da 5 conteneva in realtà più argento di 2 da 2 più uno da 1. 

Attenzione quindi se trovate dei lotti di 1 o 2 lire (o franchi francesi, o belgi..) degli ultimi 40 anni circa dell'800, ricordate che hanno titolo un po' minore degli stessi pezzi dei primi 6 decenni del secolo. Niente di tragico se le comprate per Ag 900, ma comunque meglio sapere prima. Nel dubbio consultate un catalogo, tipo il mitico Krause sul diciannovesimo secolo, un mattone da più di mille pagine che scheda tutte le monete del XIX secolo coniate in tutti i paesi del mondo.

Per concludere una carrellata delle monete francesi da 5 Franchi dalla Rivoluzione Francese a tutto l'ottocento:


clicca l'iperlink blu per vedere un excursus delle monete bullion francesi del XX secolo

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